Come cambierebbe il mondo se i grandi mammiferi scomparissero? Una recente ricerca ci aiuta a far luce su questo enigma, indagando le conseguenze a breve e lungo termine della perdita di megafauna nel tardo pleistocene in Nord America
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L’ultimo pasto: una scena di caccia dei mari giurassici racchiusa in un fossile
Un fossile eccezionale racchiude una scena di vita dei mari giurassici. Un cefalopode aveva agguantato l’esuvia di un crostaceo per cibarsene, solo per diventare a sua volta il pasto di un antico vertebrato. È anche l’occasione per coniare nuovi termini scientifici
I delfini apprendono anche dai propri coetanei
In Australia Occidentale, una specie di delfini è stata osservata adottare una tecnica di caccia davvero originale e fruttuosa. Utilizzando dei gusci vuoti di grandi lumache di mare intrappola i pesci facendoli poi scivolare agilmente dentro la bocca con una rapida scrollata. Questa strategia inoltre sembra essere trasmessa per via orizzontale nella popolazione, come una ‘moda di successo’, piuttosto che verticalmente tra genitori e figli
Innovazione = minor rischio di estinzione
Un nuovo studio mostra come le specie di uccelli che hanno la capacità di esprimere nuovi comportamenti di foraggiamento sono meno vulnerabili all’estinzione rispetto alle specie che non lo sono
Rotolare via dal pericolo: scoperta una nuova strategia di fuga nelle formiche
Su Nature Scientific Reports uno studio dell’Università di Parma sulla fuga per rotolamento della formica Myrmecina graminicola
La simmetria non aiuta il mimetismo
Un nuovo studio riporta come più un pattern di colorazione simmetrica si allontana dalla linea di simmetria di un animale, più aumenta le chance del portatore di non essere individuato dai predatori che cacciano a vista
La caccia “furtiva” delle megattere
Le megattere riescono a decimare interi banchi pesci grazie alla loro colossale dimensione, che non viene percepita come una minaccia fino a una distanza tale da non permettere la fuga alle prede: un inganno percettivo frutto di una relativamente recente storia evolutiva delle grandi dimensioni cetacei
Piccoli ma preparati
In natura i predatori in movimento inducono risposte comportamentali adeguate da parte delle potenziali prede. Uno studio sui pulcini dimostra che tipici comportamenti anti-predatori come il “freezing” e la fuga, sono risposte indotte da stimoli visivi in movimento che non necessitano di apprendimento
Predatori lunari
Grazie al loro piumaggio bianco, i barbagianni riflettono la luce della luna sfruttandola indirettamente per immobilizzare le prede
La triplice alleanza della lumaca di mare
Una delle più efficienti strategie difensive conosciute in natura è la difesa chimica, nella quale gli organismi producono tossine per respingere gli attacchi dei predatori. Questi sistemi di difesa talvolta vengono condivisi tra organismi tassonomicamente distanti, come nel caso di un batterio, di un’alga e di un mollusco marino, la cui interazione mette in luce l’importanza della difesa chimica nell’evoluzione di complessi modelli di simbiosi
Evoluzione e termoregolazione nelle lucertole insulari
Secondo un nuovo studio, la termoregolazione comportamentale delle lucertole insulari del genere Anolis non influenza solo la loro temperatura corporea, ma sorprendentemente agisce anche sulla loro evoluzione a livello fisiologico
Il futuro è dei cannibali?
In condizioni di stress nutrizionale, larve di Drosophila melanogaster mostrano un comportamento di tipo cannibalistico nei confronti di larve conspecifiche di maggiori dimensioni ma scarsamente mobili. La possibilità di portare avanti lo sviluppo fino a diventare adulti fertili, la plasticità fenotipica di alcuni elementi boccali e la crescente propensione al cannibalismo di popolazioni malnutrite rendono verosimile l’ipotesi che si tratti di un comportamento adattativo
La mutazione della sopravvivenza
Uno studio, durato anni, ha confermato l’intuizione che i topi dai colori chiari sopravvivono meglio negli habitat chiari, e viceversa. Ha permesso inoltre ai ricercatori di individuare una mutazione che agisce sulla pigmentazione e di capire esattamente come essa abbia prodotto un nuovo colore del mantello
Anche gli uccelli imparano nuove lingue
Secondo un nuovo studio gli individui di una specie di passeriforme australiano imparano a riconoscere nuovi richiami di allarme anche senza aver mai visto chi ha emesso il suono o il predatore che lo ha provocato: uno straordinario esempio di apprendimento sociale
Evoluzione in azione: il caso di Biston betularia
Uno degli esempi tipici di “evoluzione in azione” è quello della falena delle betulle (Biston betularia) che a causa dell’inquinamento prodotto durante la rivoluzione industriale vide la scomparsa degli esemplari con colorazione chiare e la comparsa di esemplari scuri: il cosiddetto fenomeno del melanismo industriale. Un recente studio conferma il ruolo degli uccelli in questo processo