Al di là delle vaste applicazioni antropologiche e paleontologiche, lo studio del DNA antico potrebbe aprire innovative prospettive anche in campo medico
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Al culmine dell’ultima era glaciale, gli esseri umani trovarono rifugio nel sud della Spagna
Un gruppo internazionale di studiosi ha individuato e analizzato il genoma di un individuo vissuto 23.000 anni fa, durante il picco dell’espansione dei ghiacci in Europa, in un’area vicino a Granada: è la più antica testimonianza genetica umana mai trovata nella regione e permette di tracciare nuove importanti connessioni tra le antiche popolazioni umane che hanno attraversato il nostro continente
Il legame segreto fra la Peste e le malattie autoimmuni
Lo studio del DNA antico ci permette di comprendere come gli europei siano sopravvissuti alla più grande pandemia della storia. Le varianti protettive contro la peste avrebbero però favorito la diffusione di nuove patologie
Dal DNA, i mercenari che difesero le colonie greche in Sicilia
Per millenni abbiamo considerato gli eserciti greci come una perfetta macchina da guerra, costituiti esclusivamente dai cittadini delle colonie greche. Non è più così, e lo sappiamo (anche) grazie alla genetica.
La prima famiglia neandertaliana
Un gruppo internazionale di ricerca è riuscito per la prima volta a sequenziare il genoma di 13 neandertaliani vissuti negli stessi luoghi e nello stesso periodo, più di 50.000 anni fa, tra cui anche un padre e la sua figlia adolescente. I risultati – pubblicati su Nature – ci offrono uno sguardo inedito sull’organizzazione sociale di questi gruppi umani e suggeriscono come le diverse comunità fossero collegate tra loro attraverso la migrazione femminile
Il Vesuvio, i sardi e la tubercolosi: il primo sequenziamento del DNA di un antico abitante di Pompei
Sequenziato con successo il DNA di alcuni resti umani rinvenuti nella Casa del Fabbro, a Pompei; un individuo ha rivelato una lontana parentela con la popolazione sarda e dell’Italia centrale, e un’antica infezione da tubercolosi.
L’abete rosso in Scandinavia: una colonizzazione che ha avuto inizio più di 10.000 anni fa
La recente scoperta di antichi resti di DNA antico, presenti nei sedimenti lacustri al margine meridionale della calotta glaciale scandinava e attribuibili all’abete rosso, porta nuova luce sulle dinamiche di risposta delle foreste ai cambiamenti climatici del passato. Lo studio internazionale, coordinato dalla Sapienza, è stato pubblicato su Nature Communications
Le origini degli Avari svelate grazie al DNA antico
Un team multidisciplinare di ricercatori risolve un mistero di 1.400 anni sulle origini genetiche degli Avari apparsi in Europa nel VI secolo D.C.
Le migrazioni che hanno cambiato il patrimonio genetico degli europei sono più antiche di quanto pensavamo
L’analisi del DNA antico estratto da un reperto umano risalente a 17000 anni fa retrodata di almeno 3000 anni rispetto a quanto si era creduto fino ad oggi le migrazioni di gruppi dall’Europa orientale e dall’Asia occidentale che hanno contribuito a formare il genoma dei popoli europei contemporanei
Sequenziato il DNA di mammut che vivevano in Siberia un milione di anni fa
I ricercatori dello Swedish Museum of Natural History di Stoccolma hanno sequenziato il genoma di tre mammut di un milione di anni mostrando le nuove possibilità di studiare l’evoluzione dei viventi aperte dalla paleogenetica
A game of dire wolves: ascesa e declino dei metalupi
I metalupi, resi celebri da Il trono di spade, sono stati tra i principali carnivori del Pleistocene in Nord America. A lungo ritenuti parenti stretti dei lupi, uno studio recente ha rivelato che la loro linea evolutiva si è invece separata 5,7 milioni di anni fa
La probabilità di avere forme più gravi di Covid-19 deriva da alcuni geni ereditati dai Neanderthal
Alcune varianti genetiche che si ritrovano nel genoma di uomini di Neanderthal vissuti circa 50 mila anni fa sembrano rendere più severi i sintomi del Covid-19
Le Ande precolombiane sotto la lente del DNA
Sulle Ande i popoli di ogni regione sono stati riorganizzati dal dominatore da turno, ma non sostituiti. Lo racconta l’analisi del DNA antico di 89 individui vissuti tra i 9000 e i 500 anni
La storia evolutiva dei sardi attraverso lo studi del DNA antico
Ricercatori dell’Cnr-Irgb e di UniSassari hanno pubblicato su Nature Communications i risultati delle analisi effettuate a livello dell’intero genoma sul DNA estratto da resti ossei preistorici di 70 individui, provenienti da più di 20 siti archeologici sardi su un periodo che parte dal Neolitico Medio e arriva fino al Medioevo
I coproliti chiariscono il ruolo ecologico dell’avifauna neozelandese del passato
Lo studio del DNA estratto dai coproliti degli uccelli giganti del Pleistocene della Nuova Zelanda svela l’importante funzione ecologica di queste specie