Un nuovo sito e una nuova rivista ricordano Luca Cavalli-Sforza a 100 anni dalla nascita
Categoria: Biologia molecolare
A caccia di feromoni (potenziali) nei primati e nell’uomo
Per identificare potenziali feromoni in alcuni primati, a partire dai loro geni sono state sintetizzate laboratorio le proteine che, in altre specie, si legano ai feromoni e li trasportano. Da qui è stata dedotta la natura chimica degli ipotetici feromoni.
Seguendo il DNA dei nostri antenati: “L’odissea dei geni” di Evelyne Heyer
Pikaia ha letto per voi “L’odissea dei geni” dell’antropologa molecolare Evelyne Heyer, un lungo viaggio che va dai nostri antenati sino a noi
“Sono i vaccini la causa delle varianti di Sars-CoV-2?” Risponde la Società Italiana di Biologia Evoluzionistica
Pubblichiamo la posizione della SIBE sul rapporto tra vaccini e varianti di Sars-Cov-2. A cura di Nicolò Romano (Science Writer), Omar Rota Stabelli (Università di Trento), Telmo Pievani (Università di Padova), Lino Ometto (Università di Pavia) e Giorgio Bertorelle (Università di Ferrara)
Nei geni dei popoli nativi del Messico il perché delle loro differenti risposte ai cambiamenti globali
Le popolazioni indigene delle regioni messicane hanno evoluto, nel corso della loro storia precolombiana, differenti adattamenti genetici in risposta a condizioni ambientali e culturali poi profondamente modificate dalla colonizzazione europea e dai cambiamenti globali in atto. Alcuni di questi adattamenti influenzano oggi la loro suscettibilità o resistenza a svariate patologie
Le origini (non più misteriose) degli Etruschi
Il DNA di 82 individui vissuti in Toscana, Lazio e Basilicata tra l’800 a.C. e il 1000 d.C. porta nuova luce sulle radici genetiche sia del popolo etrusco, che di quello italiano. Gli etruschi ebbero antenati provenienti dalla steppa, come la gran parte dei popoli europei
Neandertal. Vita, arte, amore e morte
È in libreria per i tipi di Bollati Boringhieri l’edizione italiana di “Kindred: Neanderthal Life, Love, Death and Art”, acclamata opera prima dell’archeologa e divulgatrice scientifica Rebecca Wragg Sykes
Video-presentazione del progetto EndemixIT, la genetica per tutelare la biodiversità
EndemixIT è un progetto di genomica della conservazione che ha lo scopo di studiare i genomi di cinque specie endemiche italiane a rischio di estinzione. Ecco un breve video che spiega il suo funzionamento
Sui traghetti a prelevare il DNA ambientale “del mare” per scandagliare la biodiversità marina
Pubblicati sulla rivista scientifica “Frontiers in Marine Science” i risultati di uno studio sperimentale per l’uso della tecnica del DNA ambientale per il monitoraggio dei cetacei in alto mare utilizzando i traghetti come piattaforma di campionamento.
E tu… di che evotipo sei?
L’evotipo è un concetto utile per capire qual è il più adatto per selezionare in laboratorio una funzione di nostro interesse?
L’evoluzione fai da te: nuove tecnologie per riscrivere l’umanità?
Pikaia ha letto per voi “Riscrivere l’umanità. La rivoluzione CRISPR e la nuova era dell’editing genetico” (Raffaello Cortina Editore, 2021) di Kevin Davies
Riscrivere l’umanità – La rivoluzione CRISPR e la nuova era dell’editing genetico
Il nuovo libro di Kevin Davies è dedicato a quella che è, forse, la più radicale conquista scientifica dei nostri tempi: CRISPR
Nel tartaro dei nostri antenati preistorici, le origini dell’agricoltura in Europa
L’analisi del tartaro preistorico di 44 individui ha permesso di confrontare le abitudini alimentari dei cacciatori-raccoglitori-pescatori del Paleolitico e Mesolitico con quelle dei primi agricoltori del Neolitico. I risultati dello studio coordinato dalla Sapienza Università di Roma sono stati pubblicati sulla rivista PNAS
Si può perdere il cromosoma Y?
I maschi dell’arvicola strisciante, un roditore, hanno perso il cromosoma Y durante l’evoluzione. Un recente studio ha indagato questo particolare sistema cromosomiale, nel quale i maschi sono XX e le femmine X0. Un’ eccezione alla regola che però non è l’unica
Insetti e simbionti nucleotidici
L’evoluzione degli insetti deve molto a rapporti “simbiotici” tra l’organismo e le sequenze mobili nel loro genoma. Questa relazione, proprio come nelle simbiosi tradizionali, prevede costi e benefici. Il punto sulle ricerche in un articolo pubblicato su Annual Review of Entomology