Alla ricerca di una nuova rotta nell’Antropocene

Pikaia ha letto per voi “Il giro del mondo nell’Antropocene. Una mappa dell’umanità del futuro” (Raffaello Cortina Editore, 2022) scritto da Telmo Pievani e Mauro Varotto.
Continua a leggerePikaia ha letto per voi “Il giro del mondo nell’Antropocene. Una mappa dell’umanità del futuro” (Raffaello Cortina Editore, 2022) scritto da Telmo Pievani e Mauro Varotto.
Continua a leggereProviene dal Laos un dente di uomo di Denisova tra i 164.000 e i 131.000 anni di età. Appartenente a una bambina giovanissima, è un tassello in più per conoscere questa specie.
Continua a leggereTrovati nella grotta di Mandrin, in Francia, i resti di umani anatomicamente moderni più antichi mai trovati in Europa, vissuti tra i 56800 e i 51700 anni fa. Il sito testimonia che umani moderni e Neanderthal si succedettero più volte nell’area in tempi relativamente rapidi
Continua a leggereI ritrovamenti di nuovi reperti e la datazione di alcuni siti nord americani spostano indietro nel tempo le date delle prime migrazioni nel “nuovo mondo”. Ma c’è chi avanza dei dubbi. I risultati sono stati pubblicati da Nature
Continua a leggereIntorno al 1200 D.C. popoli indigeni della regione polinesiana si sarebbero incrociati con i nativi sudamericani attraversando il tratto oceanico che li separava. A dimostrarlo sono i risultati di analisi genetiche compiute sui discendenti di queste popolazioni. Rimane tuttavia ancora incerto chi approdò per primo sulle spiagge altrui
Continua a leggereIl genoma di un individuo risalente al Paleolitico Superiore dimostra l’esistenza di un legame diretto tra le popolazioni che abitavano la zona del Lago Baikal, in Siberia, e la stirpe dei nativi americani non artici
Continua a leggereIl sequenziamento e l’analisi dei genomi di 93 abitanti delle isole caraibiche, risalenti tra i 3200 e i 400 anni fa, rivelano che ci sono stati almeno tre distinti eventi di colonizzazione della regione da parte degli esseri umani
Continua a leggereRimasti i soli rappresentanti del nostro genere, dobbiamo il nostro successo evolutivo anche alla rapidità di adattamento ambientale mostrata dai nostri antenati. Uno studio sulle diete di antichi umani delle isole del sud est asiatico mostra questa estrema adattabilità umana
Continua a leggereUn nuovo studio ha scoperto che i coloni sono arrivati in Polinesia orientale circa 200 anni prima di quanto si pensasse e un cambiamento climatico è stato alla base di questa migrazione
Continua a leggereUno studio sul DNA antico porta alla luce dinamiche di migrazioni verso Sicilia, Sardegna e Isole Baleari durante l’Età del Bronzo, prima dell’avvento delle grandi civiltà marine del Mediterraneo
Continua a leggereUn nuovo studio ha documentato il più lontano evento di ibridazione conosciuto tra antiche popolazioni umane: un antico gruppo umano non ancora identificato si sarebbe incrociato in Eurasia con un antenato Neanderthal-Denisova circa 700.000 anni fa
Continua a leggereSull’isola di Naxos sono state trovate evidenze della presenza dell’uomo già da 200.000 anni fa, decine di migliaia di anni prima di quanto si credesse. La scoperta mette in discussione quello che prima si credeva sulla navigazione delle specie umane precedenti Homo sapiens e le rotte migratorie dell’uomo preistorico dall’Asia all’Europa
Continua a leggereDue crani fossili ritrovati in Grecia mettono in luce l’importanza dei processi demografici che hanno caratterizzato l’evoluzione umana del Pleistocene e la presenza umana moderna nel sud-est europeo. Le analisi dei supporterebbero l’ipotesi della dispersione multipla dei primi umani moderni dall’Africa, e, nel caso di un cranio, retrodaterebbero la comparsa in Europa del primo dell’uomo anatomicamente moderno di circa 150.000 anni
Continua a leggereStudiando il genoma di più di duecento individui rappresentativi di gruppi etnici del Messico, delle Ande, della Foresta Amazzonica e dell’Argentina, uno studio ha ricostruito i principali processi demografici che hanno portato al popolamento delle regioni meridionali del continente americano
Continua a leggereUno studio ha trovato prove che Homo sapiens cacciava piccoli mammiferi nelle foreste dello Sri Lanka già 45.000 anni fa. Nel più antico sito archeologico occupato dagli umani nello Sri Lanka, i ricercatori hanno scoperto resti di piccoli mammiferi, con evidenze di segni di taglio e di bruciature, e sofisticati strumenti da caccia in osso e pietra dedicati a questa pratica
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