La mano di Lucy

La mano dell’Australopithecus afarensis, la specie a cui appartiene la nota Lucy, avrebbe presentato caratteristiche sia del gorilla, sia dell’uomo moderno. Questo è il risultato di una ricerca pubblicata su American Journal of Physical Anthropology che si è posta di esaminare i resti fossili della mano appartenenti al ritrovamento A.L. 333 (Hadar, Etiopia, 1990-2007).  Lo studio ha prima fornito la

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Tutto su Australopithecus sediba

A cinque anni dalla sua scoperta nel sito di Malapa, in Sudafrica, Australopithecus sediba, specie vissuta poco meno di 2 miliondi di anni fa, torna a far parlare di sé sulle pagine di Science. La prestigiosa rivista americana dedica a questo ominide il terzo speciale, con relativa copertina, dal 2010. Nel primo, datato aprile 2010, venivano descritte le analisi condotte

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Dai frutti alle erbe

Già oltre 3 milioni di anni or sono, gli ominidi iniziarono a differenziare le proprie abitudini alimentari, inserendo nella propria dieta il consumo di piante erbacee accompagnate a frutta, semi e germogli, tipici alimenti condivisi anche con le scimmie antropomorfe. Per giungere a tali conclusioni, un gruppo di ricercatori guidato da Julia Lee-Thorp dell’Università di Oxford ha analizzato gli isotopi

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La dieta di A. sediba

Minuziose analisi sui denti di Australopithecus sediba, specie descritta per la prima volta lo scorso anno, forniscono importanti informazioni sulla sua dieta e, di conseguenza, sull’habitat in cui viveva questo che potrebbe essere un nostro progenitore: si nutriva prevalentemente di frutti, corteccia e foglie e, al contrario di quanto si pensasse, viveva in ambiente forestale.Queste conclusioni sono state possibili grazie

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A spasso con Lucy

Importante ritrovamento in Etiopia di un piede fossile appartenente ad una specie di ominide risalente a circa 3,4 milioni di anni fa. La scoperta è stata presentata su Nature.Sebbene il periodo sia lo stesso in cui in quelle aree viveva Australopithecus afarensis, la struttura delle ossa non sembra essere compatibile con quelle della specie della famosa ‘Lucy’. Il piede presenta,

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Alle radici del bipedismo

L’origine dell’andatura bipede negli ominidi è un tema estremamente dibattuto, dal momento che molte sono le ipotesi sia sul periodo in cui i nostri progenitori hanno iniziato a svincolarsi dal quadrupedismo che sulle pressioni selettive che ne hanno guidato l’evoluzione. Sull’origine di questa modalità locomotoria la situazione sembra più chiara: già in Orrorin tugenensis, una specie di 6 milioni di

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Autopsia di Australopithecus sediba

Già dalla sua presentazione, poco più di un anno fa sulla copertina di Science, Australopithecus sediba si configurò come un rompicapo evolutivo (Pikaia ne ha parlato qui), in quanto presentava diverse caratteristiche comuni sia al genere Homo che alle altre australopitecine.Oggi la medesima prestigiosa rivista americana pubblica uno speciale su questa specie, in cui diversi gruppi di esperti hanno analizzato

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Il piede ‘umano’ di Lucy

Uno dei fossili più famosi e meglio conosciuti al mondo è senza dubbio quello di Lucy, la piccola Australopithecus afarensis vissuta 3,2 milioni di anni fa. Lucy è stata una preziosa miniera di informazioni riguardo al passato evolutivo della nostra specie e all’origine di numerose strutture anatomiche che si ritrovano nell’uomo moderno. Di una cosa, però, Lucy non ci ha

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Kadanuumuu: il nonno di Lucy

La rivista PNAS pubblica la descrizione del recente ritrovamento di un individuo fossile appartenente alla specie Australopithecus afarensis, quella a cui appartiene la celeberrima Lucy (nella foto), conservata al Museum of Natural History di New York. Questa volta si tratta di individuo di sesso maschile, battezzato Kadanuumuu che nella lingua Afar dell’Etiopia, nazione in cui è stato ritrovato (allo stesso

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Australopithecus sediba, una nuova australopitecina sudafricana

Circa un secolo fa una terra, il Sudafrica, particolarmente ricca di minerali cominciò a restituire ai cercatori anche preziosi fossili di antichi ominidi (basta pensare all’Australopithecus africanus di Raymond Dart scoperto negli anni ’20). Molti di questi ritrovamenti erano dovuti proprio all’attività dei minatori che, sventrando il terreno per ricavarne minerali, finivano per portare in superficie frammenti di ossa curiose,

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Dagli alberi al bipedismo

La lenta camminata dello scimmione che alzandosi su due piedi diventa uomo è una delle rappresentazioni più famose e diffuse dell’evoluzione umana, anche se per chi mastica anche solo un poco la teoria darwiniana è decisamente un’eresia: non esiste difatti una direzione nella storia evolutiva, e i nostri antenati non sono “diventati uomini” ma, più prosaicamente, una delle loro linee

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