Orrorin: il bipede arboricolo

Esseri bipedi ma arrampicarsi sugli alberi. Orrorin tugenensis, un nostro lontano antenato, era un primate davvero eclettico, che concentrava su di sé il meglio delle scimmie arboricole e degli ominini bipedi. Un’analisi minuziosa del femore di questa specie, a cura della Stony Broke University e di un team internazionale di paleontropologi, fornisce nuovi interessanti spunti all’indagine sull’origine del bipedismo.I ricercatori

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Evoluzione umana: mosaico sempre più complicato

Dopo il sequenziamento del genoma del Neanderthal (Pikaia ne ha parlato qui) e di quello dell’uomo di Denisova (Pikaia ne ha parlato qui e qui), Svante Pääbo, l’ormai celeberrimo paleogenetista svedese del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, ha colpito ancora. La rivista Nature ha infatti pubblicato nel numero odierno i risultati del sequenziamento del genoma mitocondriale di

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Ecco i primi Homo fuori dall’Africa

Quale specie di Homo è uscita dall’Africa per prima? Un cranio quasi interamente conservato, rinvenuto in Georgia e descritto (insieme ad altri quattro ritrovati nel medesimo luogo) sulla copertina dell’ultimo numero di Science, riapre il dibattito su tale questione. Il reperto, risalente a circa 1,8 milioni di anni fa, possiede infatti caratteristiche per le diverse parti del cranio che fino ad

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La mano di Lucy

La mano dell’Australopithecus afarensis, la specie a cui appartiene la nota Lucy, avrebbe presentato caratteristiche sia del gorilla, sia dell’uomo moderno. Questo è il risultato di una ricerca pubblicata su American Journal of Physical Anthropology che si è posta di esaminare i resti fossili della mano appartenenti al ritrovamento A.L. 333 (Hadar, Etiopia, 1990-2007).  Lo studio ha prima fornito la

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Tutto su Australopithecus sediba

A cinque anni dalla sua scoperta nel sito di Malapa, in Sudafrica, Australopithecus sediba, specie vissuta poco meno di 2 miliondi di anni fa, torna a far parlare di sé sulle pagine di Science. La prestigiosa rivista americana dedica a questo ominide il terzo speciale, con relativa copertina, dal 2010. Nel primo, datato aprile 2010, venivano descritte le analisi condotte

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Dai frutti alle erbe

Già oltre 3 milioni di anni or sono, gli ominidi iniziarono a differenziare le proprie abitudini alimentari, inserendo nella propria dieta il consumo di piante erbacee accompagnate a frutta, semi e germogli, tipici alimenti condivisi anche con le scimmie antropomorfe. Per giungere a tali conclusioni, un gruppo di ricercatori guidato da Julia Lee-Thorp dell’Università di Oxford ha analizzato gli isotopi

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