L’evoluzione degli organi copulatori dei sepiolini

Questi piccoli cefalopodi, rappresentati da numerose specie nel Mediterraneo, hanno organi copulatori unici, che hanno contribuito alla loro diversificazione specifica

Nella maggior parte dei cefalopodi viventi, la fecondazione avviene col trasferimento di spermatofore (pacchetti di spermi) dal maschio alla femmina tramite l’ectocotile, un braccio maschile trasformato in organo copulatore. L’ectocotile è molto modificato nella sottofamiglia Sepiolinae, un taxon di Decabrachia (cefalopodi muniti di otto braccia e due tentacoli), che include animali di pochi centimetri di dimensione, arrotondati posteriormente e con due pinne tondeggianti ai lati del mantello, distribuiti sui fondi costieri di tutti i mari, tranne che in quelli delle due Americhe. In Italia sono variamente chiamati sepiolini, cappuccetti, bombette, polpagni…

Un recente studio pubblicato in European Journal of Taxonomy ha rivelato come l’evoluzione dell’ectocotile, da forme semplici a piuttosto complesse e diversificate, sia alla base della filogenesi dei generi e delle specie di Sepiolinae. Il braccio copulatore si differenzia da quelle normali per le modificazioni di alcune ventose e dei loro peduncoli molto plastici. Nella maggior parte delle specie, la parte dell’ectocotile deputata ad afferrare le spermatofore durante il trasferimento all’interno della femmina, ha le ventose del tutto ridotte e i peduncoli alquanto modificati: possono essere allungati, appiattiti, allargati a lamina, ispessiti, poco o molto ricurvi, appuntiti o arrotondati, variamente fusi tra di loro, così da costituire la varietà più ampia e più complessa di ectocotili tra i cefalopodi.

Una caratteristica unica della sottofamiglia Sepiolinae è la presenza, all’interno del corpo della femmina, della bursa copulatrix, un sito specifico in prossimità dello sbocco dell’ovidutto, dove il maschio inserisce le spermatofore durante l’accoppiamento. La conformazione plesiomorfica (ancestrale) della bursa è quella indicata dal nome dell’organo: una sacca con una piccola apertura, attraverso cui l’ectocotile si infila per depositarvi le spermatofore. La bursa di tipo chiuso si trova nelle specie di sepiolini indo-pacifici. Dal tipo chiuso, si è evoluta la bursa copulatrix aperta, senza copertura, tipica delle specie atlanto-mediterranee.

S’è trovata una buona corrispondenza tra la morfologia dell’ectocotile e quella della bursa copulatrix, segno di coevoluzione degli organi copulatori dei due sessi. Cosicché, ectocotile + bursa + altri caratteri (soprattutto la morfologia degli organi luminosi viscerali) hanno permesso di ricostruire le relazioni evolutive nell’ambito del taxon Sepiolinae, che ora, proprio sulla base di questi caratteri, è suddiviso in nove generi, di cui quattro nuovi: Sepiola, Adinaefiola, Boletzkyola, Eumandya, Euprymna, Inioteuthis, Lusepiola, Rondeletiola e Sepietta. In altri termini, ogni genere è caratterizzato dai suoi peculiari organi sessuali.

La sottofamiglia Sepiolinae presenta un elevato numero di endemismi, soprattutto nella regione atlanto-mediterranea, che costituisce un vero hotspot per questo taxon: nel Mediterraneo sono presenti 13 specie diverse di sepiolini, di cui nove endemiche o quasi-endemiche, evolutesi a partire da progenitori provenienti dall’Atlantico. Appare evidente che la diversificazione degli organi copulatori, del tipo lock-and-key (ectocotile maschile e bursa copulatrix femminile), costituendo una barriera riproduttiva tra specie diverse se pur affini, ha contribuito in buona misura alla cospicua speciazione.

Riferimento:
Bello G., 2020. Evolution of the hectocotylus in Sepiolinae (Cephalopoda: Sepiolidae) and description of four new genera. European Journal of Taxonomy, 655: 1-53. https://doi.org/10.5852/ejt.2020.655

Immagine: credits Rokus Groeneveld; Sepiola atlantica in accoppiamento (femmina a sinistra, maschio a destra); un mazzetto di spermatofore è visibile al di sopra dell’occhio del maschio.