I primi cinquant’anni di Homo habilis

Nature ricorda i 50 anni dalla scoperta del primo fossile di Homo habilis

Su Nature un articolo liberamente accessibile del paleoantropologo Bernard Wood commemora (“Human evolution: Fifty years after Homo habilis”) il cinquantenario della scoperta ad Olduvai, da parte di Louis Leakey, del primo reperto fossile associato alla prima forma del genere Homo. L’articolo offre l’occasione non solo di linkare alcuni importanti recenti articoli che hanno permesso aggiungere nuove conoscenze sulle tappe dell’evoluzione umana e ovviamente nuove ipotesi alla ricostruzione e all’interpretazione di una delle fasi dell’evoluzione biologica che ci interessa maggiormente; senza escludere le difficili relazioni con la tassonomia, a cui sta dando certo un grande contributo anche la recente possibilità di analizzare le sequenze di parti sempre più ampie del DNA dei nostri antenati. 

Un esempio della possibilità di nuove audaci ipotesi lo vediamo anche in un post odierno del blog del paleoantropologo John Hawks (“’My sense is that handy man should belong to its own genus, neither australopith nor human‘”)
Daniele Formenti
Immagine da Wikimedia Commons