Archivio categoria: Biologia molecolare

Se ti ingrossi non ti evolvi: la “complessa” esistenza dei genomi composti

Cos’è la vita? L’Amministrazione Nazionale dell’Aeronautica e dello Spazio statunitense (leggasi NASA, non ANAS – quest’ultima rimane un piacere tutto nostro) definisce la vita come un “sistema chimico che si auto-sostiene capace di evoluzione darwiniana”. Se prendiamo per buona questa definizione, fin qui ci siamo: a domanda, risposta. Come si è originata la vita? Ora iniziano i problemi: a domanda,

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Ci siamo beccati un virus!

Se alla domanda contenuta nel sottotitolo avete risposto, con un sardonico sorrisetto, “Fantascienza!”, aprite bene gli occhi, perché qui non siamo davanti all’improbabile trama dell’ennesimo disaster movie, ma abbiamo a che fare con le scoperte di un gruppo di ricercatori giapponesi, pubblicate sulla prestigiosa rivista Nature. Nulla di più serio dunque.  In realtà il fatto che i retrovirus, in particolare, siano

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Darwin 3.0?

L’ultimo numero della rivista The Scientist presenta un interessante articolo di Bob Grant dal titolo”Should evolutionary theory evolve?” in cui si riprende l’idea lanciata da qualche tempo da Massimo Pigliucci (biologo evoluzionista italiano che da numerosi anni lavora negli Stati Uniti) di aggiornare la Sintesi Moderna e proporre una Sintesi Estesa. Sebbene infatti la Sintesi Moderna rappresenti attualmente il paradigma

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DNA non così purosangue

Ebbene si, dopo l’evoluzione “colonnare”, con sola trasformazione anagenetica di una specie in un’altra, propugnata da Marsh e poi Huxley; dopo la “rivoluzione” del cespuglio filogenetico operata da Simpson e poi Gould, in cui molte specie originarono per sola cladogenesi; ecco che l’analisi del DNA di alcune specie estinte rivela come le specie di equidi fossero in passato più polimorfiche,

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Stessi geni, forme diverse

Nel corso degli ultimi anni sono andate accumulandosi numerose prove a sostegno del fatto che parte delle mutazioni importanti per l’evoluzione dei viventi sono localizzate nelle regioni regolative poste a monte di ogni gene e non all’interno dei geni stessi. L’ultimo fascicolo della rivista Science contiene un ottimo articolo del gruppo di ricerca coordinato da Sean B. Carroll in cui

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Al via la prima enciclopedia genomica di batteri

La disponibilità di nuove metodiche per sequenziare velocemente numerosi campioni di DNA sta portando ad una crescita esponenziale del numero di genomi completamente sequenziati e disponibili in banche dati. Questo è particolarmente vero per i genomi procariotici che, in virtù delle loro ridotte dimensioni, possono essere agevolmente sequenziati ed annotati rispetto ai genomi eucarioti. L’ultimo fascicolo della rivista Nature (in

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Uno, nessuno e centomila

Nel corso degli ultimi dieci anni numerosi gruppi di ricerca hanno focalizzato la propria attenzione sulla simbiosi portando ad evidenziarne con sempre maggior forza l’importanza nell’evoluzione dei viventi. Le interazioni simbiotiche sono spesso talmente specializzate e reciprocamente essenziali che, secondo alcuni autori, l’ospite e i suoi simbionti dovrebbero essere visti non come oggetti separati, ma come un’unica unità evolutiva, che potrebbe

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Sempre meglio che morire giovani

Tra le tante caratteristiche tipicamente umane una in particolare è forse meno conosciuta ma non per questo meno importante, anzi, probabilmente è l’ultima a cui molti rinuncerebbero: comparata a quella degli altri primati la durata della nostra vita è molto più estesa. Se noi riusciamo a superare agevolmente i 70 anni e talvolta anche i 100, solo raramente gli scimpanzé e

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Un gene per capire il nostro linguaggio

Di tutte le caratteristiche che vengono in diversa misura considerate simbolo e prerogativa della nostra specie quella che raccoglie il maggior numero di “adepti”  è certamente il lingaggio, e a ragion veduta! si tratta davvero di una delle caratteristiche più importanti che possediamo, e la nostra intera vita sarebbe difficilmente immaginabile senza di esso (per questo le patologie che lo

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Cime tempestose

Problema. Immaginate di dover studiare una popolazione di scimmie: le scimmie più rare d’Africa. Immaginate di non avere campioni di tessuti, perché le timide scimmiette si rendono irrintracciabili. Cosa campionereste per ricavare il DNA delle suddette? È proprio questo il problema che si sono ritrovati a risolvere un gruppo di ricercatori della Wildlife Conservation Society e del National Evolutionary Synthesis

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Dimmi che batteri ospiti e ti dirò chi sei

Le ultime novità, nello studio della fauna microbica che popola il corpo umano, arrivano da un articolo pubblicato su Science Express dal team di ricerca di Elizabeth Costello, che ha studiato il pool di microorganismi presente in diversi siti corporei di alcuni volontari sani, sviluppando così un piccolo atlante della biogeografia delle comunità batteriche.  Lo scopo principale di studi come

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Altro che DNA spazzatura!

La teoria della speciazione allopatrica, il meccanismo mediante il quale si pensa si originino, e si siano originate, la maggior parte delle specie sulla Terra, sostiene che in seguito ad isolamento geografico, e conseguente isolamento genetico, due popolazioni di una stessa specie possono divergere fino a non risultare più interfeconde tra loro. L’isolamento riproduttivo si genera e si mantiene mediante

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Dal genoma all’epigenoma

La metilazione del DNA è un meccanismo estremamente importante in quanto, insieme alle modificazioni covalenti degli istoni (proteine che compattano il DNA), modifica la struttura della cromatina e l’accessibilità del DNA ai fattori di regolazione dell’espressione dei geni. Oggi, grazie al lavoro pubblicato su Nature di alcuni ricercatori dell’Università di San Diego, in California, abbiamo a disposizione la mappa delle

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