Una nuova medusa in Adriatico

Scoperta una specie nuova di medusa nel Mar Adriatico: ci sarà arrivata grazie allo scambio delle acque di zavorra nelle navi?

Il 7 novembre 2013, Paolo Penzo, un pescatore di Chioggia, ha inviato alla banca dati della pesca di Chioggia la segnalazione, corredata di fotografie, della presenza di un bloom di meduse nella sua area di pesca, in alto Adriatico. La segnalazione è stata subito esaminata da Carlotta Mazzoldi e Valentina Melli, della Stazione Idrobiologica di Chioggia, laboratorio sul campo del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova che ha sviluppato la banca dati, rivelando che non si trattava di una specie comune nell’area. Sono stati quindi raccolti alcuni campioni, inviati al laboratorio di Stefano Piraino e Ferdinando Boero dell’Università del Salento, Lecce. Le analisi morfologiche e genetiche dei campioni hanno rivelato che queste meduse appartengono ad una specie nuova di scifomedusa, alla quale è stato attribuito il nome di Pelagia benovici, in onore di Adam Benovic, un famoso zoologo croato che studiava proprio le meduse. La specie è stata descritta in una pubblicazione scientifica nella rivista internazionale Zootaxa (gratuitamente scaricabile qui). 
E’ impensabile che una specie di queste dimensioni e che forma rapidamente popolazioni di migliaia di individui sia potuta rimanere inosservata sino ad oggi in Adriatico, uno dei mari più studiati al mondo. E’ invece plausibile che Pelagia benovici sia arrivata da altre aree geografiche, magari trasportata nelle acque di zavorra. Le meduse sono state osservate in tutto l’alto Adriatico da settembre 2013 sino ad aprile del 2014. Diversi aspetti della biologia di questa specie rimangono da studiare, per esempio il suo ciclo vitale, o se si tratti di una specie urticante, come la congenerica e molto comune in Mediterraneao Pelagia noctiluca.
Riferimenti:
Piraino et al. Pelagia benovici sp. nov. (Cnidaria, Scyphozoa): a new jellyfish in the Mediterranean Sea. Zootaxa 3794 (3): 455–468