Associazione
L’associazione Biomedicina e Nutrizione è stata fondata per la volontà di medici e ricercatori italiani, che
avevano come principale finalità quella di creare un network di esperti in grado di collaborare per lo studio
delle malattie neurodegenerative.
Questo network ha poi ampliato la propria diffusione dal territorio nazionale, aprendosi anche a
collaborazioni internazionali, come quella con il Dr. Paul A. Watkins del Kennedy Krieger Institute di
Baltimora.
Con l’associazione partecipano anche giovani studenti e ricercatori, ai quali Biomedicina e Nutrizione offre
borse di studio e stages all’estero per la loro formazione, ma anche possibilità di lavoro in Italia, favorendo
così il loro rientro.
Il lavoro del network è incentrato sulla possibilità di offrire ai pazienti un supporto tecnico e scientifico
sempre a disposizione per le loro esigenze. Gli esperti sono sempre disponibili al dialogo con i pazienti
affetti da malattie neurodegenerative, in modo tale da creare una rete capillare di assistenza, che è di
fondamentale importanza sia per il malato che per i ricercatori.
Ricerca
Lo scopo di partenza dell’associazione è stato quello di creare un nuovo approccio terapeutico che potesse
essere funzionale per la terapia dell’Adrenoleucodistrofia. Dagli studi svolti è, però, emerso che altre
malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, hanno meccanismi di base in comune con l’X-ALD. Partendo
da questo presupposto, i ricercatori di Biomedicina e Nutrizione hanno deciso di ampliare il loro raggio di
azione e cercare di creare un nuovo approccio, che possa essere utilizzato per diverse malattie
neurodegenerative.
Le ricerche hanno portato allo sviluppo di nuovi trattamenti terapeutici, di tipo nutrizionale, che
permettono di integrare o sostituire i trattamenti farmacologici attualmente in uso per la cura di alcune
patologie neurodegenerative.
Un esempio viene dall’Adrenomix©, una terapia nutrizionale basata su una miscela di acidi grassi, con
testata azione farmacologica, che è stata brevettata per la cura dell’X-ALD.
La formulazione di nuove terapie nutrizionali ha portato l’associazione a iniziare studi sul metabolismo
d’importanti famiglie di acidi grassi, che possono essere utilizzati per trattamenti farmacologici. Alla base di
questi studi, ci sono, anche, i dati di recenti studi che hanno dimostrato come la dieta occidentale non sia in
grado di garantire il corretto e sufficiente apporto degli acidi grassi omega-3. Di conseguenza le popolazioni
che la attuano, risultano maggiormente predisposte allo sviluppo di patologie neurodegenerative come la
malattia di Alzheimer, ma anche l’Adrenoleucodistrofia, la Sindrome di Zellweger e la malattia di Refsum.
Alla luce di queste evidenze, l’approccio nutrizionale e la ricerca di prodotti sani e di migliore qualità
nutritiva assumono quindi sempre maggior importanza nel mondo della ricerca.
Proprio in quest’ambito, il laboratorio della prof.ssa Petroni, sponsorizzato dall’associazione, in
collaborazione con gli altri afferenti al network di Biomedicina e Nutrizione, è in grado di offrire
competenza tecnica e scientifica, grazie alla decennale attività universitaria del suo staff. Questa esperienza
viene messa al servizio sia dei soggetti affetti da malattie neurodegenerative, che possono contare sul
supporto di persone competenti che rispondono alle loro esigenze, sia al servizio della ricerca di prodotti
alimentari più sani, sicuri e di maggiore qualità.
Questo è solo un piccolo esempio della fervente attività del network di Biomedicina e Nutrizione.
Gestione trasparente dei fondi
L’associazione Biomedicina e Nutrizione è da sempre vicina alle esigenze dei malati di malattie gravi e
invalidanti, come quelle neurodegenerative. Risulta quindi evidente come sia prerogativa dell’associazione,
che la gestione dei fondi destinati alla ricerca per la cura di queste persone debba essere la più trasparente
possibile.
Per questo, la ripartizione di tali finanziamenti è stata affidata a un esperto nazionale come il Dr. Colombo,
amministratore dello studio fiscale con sede in Milano, Piazza Luigi di Savoia 22, che da sempre gestisce le
generose donazioni che vengono rivolte a enti no profit, come Biomedicina e Nutrizione.